L’estate è la stagione in cui tutti vorremmo avere un prato perfetto su trovare un po’ di sollievo nelle serate afose o da mostrare agli amici durante le feste in giardino, ma è anche un periodo critico per l’erba, che subisce un intenso stress termico a causa delle alte temperature e dei forti raggi UV.

Il prato si indebolisce e ingiallisce a causa del caldo, oltre a rallentare la sua crescita e rischiare l’attacco di infezioni fungine. Come fare allora a curare il prato nel modo corretto?

Il taglio

La cattiva notizia è che, anche se cresce meno, l’erba va comunque tagliata. Quella buona è che puoi sempre contare sui nostri tagliaerba e trattorini, che garantiscono un risultato ottimale con meno sforzo!

Vediamo allora come tagliare l’erba in estate per aiutare il tuo prato ad affrontare meglio il caldo. Poiché la crescita rallenta, è possibile diminuire la frequenza di taglio. Tieni presente che sopra i 40° teoricamente l’erba smette completamente di crescere. In ogni caso non dovrai più tagliare l’erba ogni settimana come facevi in primavera.

In estate si dovrebbe anche aumentare l’altezza di taglio del 30% e senza mai scendere sotto ai 5 cm. Questo per evitare che il prato si surriscaldi sotto ai raggi diretti del sole che possono bruciare le foglie, ma anche per aiutarle ad assorbire meglio l’anidride carbonica dell’aria attraverso una maggior superficie fogliare.

Come fare se si va in vacanza? Semplice, con i robot tagliaerba puoi programmare la frequenza e la lunghezza di taglio e ci penserà la macchina a tosare il prato mentre non ci sei. Con la corretta programmazione il robot tagliaerba può aiutare a mantenere più idratato il terreno evitando l’evaporazione, grazie alla tecnica del “mulching” che lascia i residui del taglio sul prato come fertilizzante, finemente triturato.

L’irrigazione

L’irrigazione è un altro aspetto su cui nascono alcuni equivoci. In estate è importante fornire al prato la giusta quantità d’acqua, variabile in base alla temperatura e al tipo di terreno e di piante, ma bisogna evitare il ristagno di umidità, che favorirebbe il proliferare di infezioni fungine e l’ingiallimento. Per questa ragione non è vero che è meglio innaffiare alla sera, come si ritiene. Sebbene sia risaputo che l’irrigazione è da evitare durante il giorno per scongiurare l’effetto lente che può bruciare le piante, innaffiare dopo il tramonto potrebbe impedire all’umidità di evaporare. Meglio dunque irrigare all’alba, quando le temperature sono più fresche e i raggi del sole meno forti per permettere al terreno di assorbire l’umidità, ma anche per permettere all’acqua che resta sulle foglie di evaporare al sorgere del sole.

Per la stessa ragione è meglio evitare di irrigare ogni giorno; meglio fornire la giusta quantità d’acqua a giorni alterni o anche a intervalli fino a 4/5 giorni, per lasciare il tempo al terreno di assorbire bene l’acqua ed evitare che si crei un costante ristagno di umidità, ma anche per aiutare le piante a sviluppare un apparato radicale in profondità. In questo caso in piena estate non si dovrà lesinare nella quantità d’acqua, che può arrivare a 30/35 litri per mq.

La pulizia

Un’altra operazione da compiere con una certa regolarità è l’eliminazione delle piante infestanti e degli insetti dannosi per le radici dell’erba, che in questo periodo proliferano. Per le prime basterà armarsi di buona pazienza e provvedere manualmente nelle ore più fresche, a meno che le erbacce non siano così numerose da richiedere l’impiego di un prodotto apposito. Per gli insetti, invece, meglio ricorrere a prodotti biologici adeguati. In questo modo si renderà anche più piacevole l’utilizzo del prato per le persone, oltre ad aiutare le piante a difendersi da parassiti che ne rallentano la crescita.

Un aiuto in più

Sopra i 30° gradi, l’erba ha bisogno di un aiuto per irrobustirsi e superare gli stress temici, perché la fotosintesi rallenta e i nutrienti necessari alle funzioni vitali diminuiscono. Ideale sarà allora utilizzare un concime ricco di azoto e potassio. Inoltre, si può ricorrere a dei prodotti biostimolanti che, proprio come gli integratori per le persone, danno un aiuto alle piante a tirarsi un po’ su. Si tratta di prodotti naturali liquidi che aiutano le piante ad assimilare gli elementi nutritivi ed eliminare le sostanze di scarto, in pratica sostenendone il metabolismo. In alcuni casi si possono usare anche dei pigmenti biostimolanti che aiutano a contrastare l’ingiallimento del manto erboso.